È con profonda tristezza che comunichiamo che sabato scorso è mancato Giorgio Pagani, professore ordinario di Chimica Organica ormai in pensione nonché uno dei fondatori del Corso di Laurea in Scienza dei Materiali del nostro Dipartimento. Ormai da alcuni anni la sua salute non era delle migliori. La sua situazione è andata lentamente aggravandosi sino al triste epilogo lo scorso sabato.
Il Dipartimento lo vuole ricordare attraverso le parole dei suoi allievi Alessandro Abbotto, Luca Beverina, Antonio Facchetti.
ll Professore Pagani si è laureato a Milano in Chimica Industriale nel 1963. Dal 1963 al 1980 ha ricoperto il ruolo di Ricercatore Capo del CNR. Nel 1980 è stato chiamato a ricoprire la cattedra di Chimica Eterociclica dell'Università di Milano. A partire dal 1998 è stato Professore Ordinario di Chimica Organica presso l'Ateneo di Milano-Bicocca.
A lungo rappresentante nazionale della IUPAC (Commission on Physical Organic Chemistry), nel 2002 ha ricevuto il premio della Divisione di Chimica Organica della Società Chimica Italiana in riconoscimento delle sue ricerche sulla Chimica Organica nei suoi aspetti Meccanicistici e Teorici.
È stato tra i fondatori e uno dei Presidenti del primo Corso di Laurea in Scienza dei Materiali erogato in Italia, presso il quale ha insegnato Chimica Organica e Chimica dei Materiali Organici per oltre 20 anni.
È autore di oltre trecento pubblicazioni scientifiche nel campo della Chimica Organica Fisica, della Sintesi Organica e della Scienza dei Materiali. È stato un maestro amato e rispettato e per oltre 20 anni punto di riferimento nazionale e internazionale della Chimica dei Materiali Organici aromatici ed eteroaromatici. Con il suo impegno, il suo rigore, la sua dedizione ha dato lustro alla Chimica Organica in generale e alla Chimica dei Materiali in particolare delle Università di Milano-Statale prima e Milano-Bicocca poi.
Noi allievi proviamo una grande tristezza nel ricordare una figura fondamentale per la Chimica Organica nazionale e internazionale degli ultimi 40 anni. Per noi, fin da quando eravamo suoi giovani allievi di Tesi e poi di Dottorato, ha rappresentato una guida di eccezionale qualità e rara capacità che ha saputo trasmettere a noi tutti passione per la Chimica nei suoi aspetti fondamentali, più preziosi e affascinanti. È grazie a lui che abbiamo avuto il privilegio di amare questa nobile disciplina, che speriamo di onorare con la nostra ricerca e con l’impegno nella formazione, a nostra volta, di giovani allievi. In questo momento di commozione ci è difficile riassumere in poche righe quanto gli siamo grati, ma siamo assolutamente d’accordo nell’usare il termine MAESTRO con tutte le sfumature di significato che gli si possono attribuire.
In questo momento di dolore, tutto il Dipartimento insieme ai suoi allievi si stringe alla moglie Dott.ssa Silvia Bradamante, compagna nella vita e nella ricerca scientifica, e ai figli.