Le superfici antighiaccio possono essere di grande interesse per i settori dell’aeronautica, delle energie rinnovabili e dell’industria dei refrigeratori. Queste superfici migliorano l'efficienza di tali sistemi e li rendono più sicuri. Basti pensare, ad esempio, agli aerei che devono poter operare anche nelle condizioni climatiche più estreme. Finora, la tecnologia alla base di queste superfici antighiaccio si basava sull'utilizzo di rivestimenti che, però, possono essere molto sensibili e degradarsi nel tempo.
Nell’articolo intitolato “Towards Nickel-Titanium Shape Memory Alloys for Coatingless Icephobic Materials” (DOI: 10.1039/D5MH02106E) pubblicato su Materials Horizons (Royal Society of Chemistry, Impact Factor 10.7 (Clarivate Analytics, 2024)), gli autori dimostrano come le proprietà meccaniche e le caratteristiche superficiali del nichel-titanio (una particolare lega a memoria di forma) possano essere ingegnerizzate per ottenere robuste prestazioni anti-ghiaccio, superando i limiti dei tradizionali rivestimenti deperibili. I risultati ottenuti dimostrano il potenziale di queste leghe nel fornire una soluzione durevole e priva di rivestimenti (coatingless) per la mitigazione del ghiaccio, aprendo nuove strade per la progettazione di superfici funzionali in condizioni ambientali estreme.
Il lavoro è stato condotto da Luca Stendardo, Carlo Antonini, Davide Parlato e Riccardo Motto del Dipartimento di Scienza dei Materiali dell'Università degli Studi di Milano-Bicocca, in collaborazione con Paola Bassani e Francesca Villa del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR ICMATE) di Lecco e con Mauro Mameli dell'Università di Pisa.
Questo studio è stato realizzato all'interno del progetto SMARTICE (Advanced de-icing surfaces based on engineered shape memory alloys, CUP: H53D23001840006) tramite il bando PRIN 2022, finanziato dal Ministero dell'Università e della Ricerca nell'ambito dei fondi Next Generation EU dell'Unione Europea.