Online la relazione annuale del Dipartimento di Scienza dei Materiali

Intervista al Direttore del Dipartimento sui risultati raggiunti nel 2018 e sugli obiettivi futuri

È online la Relazione Annuale del Dipartimento di Scienza dei Materiali in cui sono pubblicati i risultati conseguiti (pubblicazioni scientifiche, premi, progetti di ricerca finanziati) e le risorse per le attività di Ricerca, Formazione e Terza Missione del 2018.

Quali sono i risultati raggiunti dal Dipartimento di Scienza dei Materiali nel 2018?

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Istogramma del numero di pubblicazioni scientifiche in funzione dell'Impact factor della rivista

La pubblicazione della Relazione Annuale è da sempre un momento di riflessione sul raggiungimento degli obiettivi che di anno in anno il Dipartimento si pone — spiega Alessandro Abbotto, Direttore del Dipartimento di Scienza dei Materiali. — La Relazione annuale parla di noi non solo come singoli ricercatori o gruppi di ricerca, con i progetti attivi o finanziati nel corso del 2018, i riconoscimenti scientifici ricevuti e le pubblicazioni scientifiche (da anni il Dipartimento vanta pubblicazioni su riviste di altissimo prestigio: nel 2018 Nano Letters, Nature Nanotechnology, Advanced Functional Materials Journal of the American Chemical Society per citarne alcune) ma parla soprattutto del Dipartimento come collettività: lo spirito di appartenenza e di collaborazione, che ha sempre contraddistinto il nostro Dipartimento, insieme agli eccellenti risultati raggiunti nella Ricerca, nella Formazione e Terza Missione, ha portato nel 2018 all’assegnazione del finanziamento “Dipartimenti di Eccellenzadel MIUR . Questo risultato è senz’altro uno tra i più rilevanti del 2018 perché è il riconoscimento di un costante impegno di tutto il Dipartimento nel corso di questi ultimi anni nel promuovere l’eccellenza nella ricerca e nella didattica.

Quali ricadute del Progetto “Dipartimenti di Eccellenza” sono già visibili sulle attività?

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Rappresentazione grafica delle azioni del Progetto "Dipartimenti di Eccellenza"

Il Progetto coprirà il quinquennio 2018-2022 e mira a fare del Dipartimento di Scienza dei Materiali un centro di riferimento nello sviluppo di materiali e tecnologie per l'energia sostenibile in tutto il suo ciclo di valore. Grazie a questo finanziamento già nel 2018 è stato possibile assumere nuovo personale docente-ricercatore sia per la ricerca sia per la didattica — commenta Alessandro Abbotto. — In particolare, un professore ordinario esterno, esperto in un settore dell’energia sostenibile non precedentemente coperto dal Dipartimento, 3 ricercatori RTD di tipo A e 2 ricercatori RTD di tipo B, oltre ad un elevato numero di posizioni di assegno di ricerca (10) e di dottorato (5 su fondi MIUR e 8 su cofinanziamento dell’ateneo). Si tratta di numeri consistenti se paragonati alle risorse limitate di cui ha sofferto in generale l’Università, e quindi anche il nostro Dipartimento, negli ultimi anni.  Inoltre è in corso l’allestimento di un laboratorio completamente nuovo dotato di strutture all’avanguardia nel campo della preparazione e caratterizzazione dei materiali, il laboratorio FLEXILAB, che verrà dotato di una camera bianca e altre infrastrutture che possano consentire a tutte le linee di ricerca di allinearsi su TRL ≥4, facilitando così il passaggio dalle idee e dalla ricerca di base ai prototipi funzionanti. È in corso l’acquisizione di numerose attrezzature di ultima generazione per la preparazione di materiali e la loro integrazione in prototipi di dispositivi — spiega il Direttore. — La collaborazione di tutti i gruppi di ricerca sarà la carta vincente per la buona riuscita del nostro progetto.

Quali sono i prossimi obiettivi del Dipartimento?

Per prima cosa, mantenere lo standard raggiunto finora sui risultati della ricerca. Grazie al finanziamento che il Dipartimento sta ricevendo per il Progetto “Dipartimenti di Eccellenza” puntiamo a diventare ancora più competitivi nei confronti di dipartimenti di Università straniere che da anni sono al top dei ranking mondiali — spiega Alessandro Abbotto. — Cercheremo inoltre di diventare un Dipartimento sempre più “internazionale”: negli ultimi anni il numero di iscritti al Dottorato di Ricerca in Materials Science and Nanotechnology e post-doc stranieri che hanno deciso di completare il loro percorso formativo (i primi) o intraprendere la loro attività di ricerca (i secondi) presso il nostro Dipartimento è in costante crescita. Questa è la dimostrazione che il Dipartimento risulta sempre più attrattivo per la qualità e l’impatto della ricerca — commenta il Direttore. — Anche i nostri Corsi di Laurea triennali (Scienza dei Materiali, Scienze e Tecnologie Chimiche, Ottica e Optometria) e magistrali (Materials Science) si stanno facendo sempre più spazio in ambito internazionale:

  • il percorso di Doppia Laurea Magistrale in Materials Science (percorso in Sustainable Materials con l’Università di Leuven in Belgio e riconosciuto dall’accreditamento EIT - European Institute of Innovation and Technology), corso erogato in inglese che ha visto un incremento delle iscrizioni già nel 2019; 
  • il percorso di Doppia Laurea in Ottica e Optometria con l’Università di Aalen (Germania);
  • il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche con l’accreditamento europeo Chemistry Eurobachelor.

Dipartimento di Scienza dei Materiali e territorio: quali strategie per sviluppare i rapporti?

Esiste già una fitta di rete di collaborazioni tra il nostro Dipartimento e le aziende soprattutto lombarde, ma potenziare i rapporti con il territorio sarà la nostra sfida del 2019 e degli anni a venire, grazie anche alla collaborazione dell’Ateneo e delle più importanti associazioni di categoria industriali (ad es. Assolombarda, Federchimica, varie associazioni di ottica e optometria, ecc.). L’obiettivo sarà quello di rafforzare l’interscambio culturale, scientifico, tecnologico con le aziende a partire da nuove iniziative didattiche. Questo è per esempio alla base dell’innovativo Percorso Duale Università-Azienda del Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche in cui per la prima volta, in Italia, l’intero anno finale di un Corso di laurea triennale scientifico viene svolto in azienda. Fino a questo esempio era normale trovare corsi di laurea con tirocini in azienda ma con tutti gli insegnamenti erogati in Università. Nel percorso duale non solo molti insegnamenti sono tenuti da dirigenti di azienda ma vengono frequentati dallo studente direttamente in azienda, a stretto contatto quotidiano con le migliori realtà produttive — spiega il Direttore.  — Un altro esempio di rilievo nell’ambito dei rapporti con il territorio è l’attività che ruota attorno al Corso di Laurea in Ottica e optometria, dai tirocini, spesso esterni, svolti presso centri ottici, aziende del settore, istituzioni sanitarie, e stage extracurriculari; il successo di queste attività si misura nella percentuale di occupati a un anno dalla Laurea (oltre 90%), dato eccellente nel panorama italiano e molto incoraggiante. Nell’ambito delle attività del Centro COMiB dell’Ateneo, in collaborazione con il Municipio IX del Comune di Milano, inoltre, gli studenti partecipano a visite optometriche per non abbienti.

Infine abbiamo in progetto di potenziare il nostro “sportello per le aziende” (i Servizi per le Imprese ed Enti Esterni): da un lato assicurando risposte sulla fattibilità delle richieste in tempi rapidi e dall’altro aumentando la visibilità dei nostri servizi.