Online la relazione annuale 2020 del Dipartimento di Scienza dei Materiali

Intervista al Direttore del Dipartimento sui risultati raggiunti nel 2019 e sugli obiettivi futuri
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Copertina relazione annuale 2020

 

Dal 26 aprile è disponibile online la Relazione Annuale del Dipartimento di Scienza dei Materiali in cui sono pubblicati i risultati conseguiti (pubblicazioni scientifiche, premi, progetti di ricerca finanziati) e le risorse per le attività di RicercaFormazione e Terza Missione del 2019.

Il Direttore, Prof. Alessandro Abbotto, racconta il Dipartimento attraverso i risultati del 2019.

 

Quali sono i risultati raggiunti dal Dipartimento di Scienza dei Materiali nel 2019?

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grafico del numero di pubblicazioni in funzione dell'impact factor

Quest’anno la pubblicazione della Relazione Annuale è coincisa con il periodo del lock-down in seguito alla pandemia da SARS-COVID-2 e, diversamente dal solito, riflettere sugli obiettivi raggiunti, registrare la produzione scientifica e sui risultati raggiunti dai corsi di studio nel 2019 ha portato tutti a confrontarsi con il momento attuale e a come in poche settimane il nostro modo di lavorare sia radicalmente cambiato dalla didattica alla ricerca — spiega Alessandro Abbotto. — Durante il periodo in cui i laboratori erano vuoti e l’attività di ricerca sul campo era pressoché congelata, abbiamo apprezzato ancora di più i risultati pubblicati sulla Relazione Annuale. Anche nel 2019 sono stati pubblicati oltre 150 articoli su riviste scientifiche internazionali alcune delle quali di grandissimo prestigio (Nano LettersNature MaterialsAdvanced Functional Materials, Advanced Materials, Angewandte Chemie Int. Ed. per citarne alcune). 

Anche i nostri corsi di Laurea hanno raggiunto ragguardevoli traguardi nel 2019 – continua il Direttore. - Il Corso di Laurea di Scienza dei Materiali ha visto un incremento del 49% delle immatricolazioni rispetto all’anno accademico 2018-2019 così come il Corso di Laurea Magistrale in Materials Science (+50%), corso di laurea internazionale in cui ben il 30% degli immatricolati sono stranieri. Il Corso di Laurea in Ottica e Optometria ha raggiunto proprio nel 2019 l’importante traguardo di 500 laureati: ricordo che l'occupazione dei laureati in Ottica e Optometria a un anno dalla laurea è intorno al 90%, un risultato prestigioso. Il Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie Chimiche, oltre ad aver confermato il raggiungimento del numero programmato o quasi (96 /100) delle immatricolazioni, ha ottenuto un’elevata valutazione del sistema di qualità del Consiglio di coordinamento didattico attraverso la valutazione CEV del corso di laurea magistrale, risultato il migliore dell'Ateneo tra quelli valutati dalla CEV.

Un importante risultato raggiunto dal Dipartimento è in termini di personale docente/ricercatore assunto nel 2019 grazie sia al finanziamento “Dipartimenti di Eccellenza” ottenuto nel 2018 sia grazie ai piani straordinari, che hanno permesso di reclutare ricercatori anche dall’estero: in particolare nel corso del 2019 hanno preso servizio 15 docenti, di cui 4 professori ordinari, 3 associati, 8 ricercatori RTD di tipo A e B e 4 tecnici.

Qual è lo stato di avanzamento del Progetto “Dipartimenti di Eccellenza”?

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logo FLEXILAB Dipartimenti di Eccellenza

 

Il Progetto finanziato nel 2018, oltre a darci la possibilità di assumere personale strutturato (professori ordinari e ricercatori RTD di tipo A e B) e non strutturato (numerosi assegnisti di ricerca e dottorandi ogni anno), ha fatto sì che molti gruppi di ricerca stiano convogliando energie e risorse sulla tematica del progetto, cioè lo sviluppo di materiali e tecnologie per l'energia sostenibile in tutto il suo ciclo di valore. Ne sono la dimostrazione le 11 pubblicazioni scientifiche sul progetto. Abbiamo inoltre già acquistato tutta la strumentazione per il nuovo laboratorio FLEXILAB che verrò ultimato nel corso del 2020-21. Nel 2019 abbiamo inoltre organizzato il primo workshop dedicato in cui abbiamo illustrato lo stato di avanzamento del progetto. Appena ci saranno le condizioni, verrà organizzato il secondo workshop che sarà dedicato ai componenti del Comitato Scientifico Internazionale.

Quali le aspettative nel 2020?

L’emergenza sanitaria attuale ha messo in ginocchio le imprese italiane e ha ovviamente rallentato l’attività di ricerca di tutte le università italiane. Sono confidente nel fatto che il nostro Dipartimento manterrà lo standard sui risultati della ricerca raggiunto finora. Verrà probabilmente registrata una flessione nella quantità della produzione scientifica (attesa soprattutto nel 2021) ma non nella qualità. Il Dipartimento inoltre si è reso protagonista di alcune attività sviluppate in fase emergenziale tra cui la produzione e distribuzione di liquido igienizzante per le mani e lo sviluppo di mascherine di protezione delle vie respiratorie ad elevata prestazione, quest’ultima in collaborazione con altri Dipartimenti e diverse imprese del territorio. La FASE 2 dell’emergenza è appena stata avviata e i laboratori di ricerca si stanno ripopolando proprio in questi giorni ma a ranghi ridotti per le direttive dell’Ateneo e a cui tutto il personale, dai docenti ai dottorandi, si sta attenendo con responsabilità. Si tratterà di una sfida a cui tutti si sentono pronti a partecipare per ricominciare. Il 2020 è un’incognita perché l’attività non può essere programmata come è stato fino a fine febbraio 2020. Sono certo che ciascuno contribuirà al suo meglio, e probabilmente ancora di più di quanto dato finora, e l’esperienza e la dose di creatività che anima il personale del Dipartimento saranno le carte vincenti per emergere nella ricerca e nella formazione degli studenti anche nel 2020.