Simulazioni di un materiale a cambiamento di fase per memorie non volatili

Una classe di leghe di calcogenuri denominate materiali a cambiamento di fase viene utilizzata in memorie elettroniche non volatili e in dispositivi neuromorfi. Queste applicazioni si basano su una trasformazione reversibile e rapida tra la fase cristallina e quella amorfa indotta dal riscaldamento per effetto Joule. Le due fasi corrispondono ai due stati logici della memoria che vengono discriminati grazie ad una grande differenza nella conducibilità elettrica.

Il ruolo del catalizzatore nella produzione di metanolo

La conversione di CO2 in combustibili solari (e-fuels) o altri prodotti chimici utili è al centro della transizione energetica. Uno dei processi più importanti in questo senso è la produzione di metanolo, CH3OH. Da più di mezzo secolo il metanolo nel mondo viene prodotto grazie a un catalizzatore eterogeneo, Cu/ZnO/Al2O3, dove nanoparticelle di Cu sono disperse su un supporto di allumina con particelle di ZnO come promotori.

Premio di Laurea “Giulio Velati” a.a. 2022-2023: online il bando

E' indetto il concorso per l'assegnazione di n° 1 premio di laurea per studenti che hanno conseguito la laurea triennale in Ottica e Optometria presso l'Università degli Studi di Milano – Bicocca nell’a.a. 2022-2023.

L'importo del premio è pari a Euro 2.000.

Il premio è stato istituito in memoria di Giulio Velati, pioniere dell’optometria in Italia e promotore del primo corso di laurea in Ottica e Optometria partito nel 2001 presso l’Università degli Studi di Milano – Bicocca.

Simona Binetti e le discipline STEM su RAI Radio 1 "Sportello Italia"

La Prof.ssa Simona Binetti, docente di Chimica Fisica del Dipartimento di Scienza dei Materiali, è stata intervistata in qualità di presidente della Scuola di  Scienze dell'Università di Milano-Bicocca nella trasmissione di RAI Radio 1 "Sportello Italia" andata in onda il 7/02/2024  in occasione della settimana nazionale delle discipline  STEM

L'insostenibile leggerezza del film lacrimale

A ogni battito palpebrale, un sottile film di lacrima viene ridistribuito sulla superficie oculare. Questo film composto principalmente da mucine, acqua e lipidi ha uno spessore di alcuni micrometri e tende a rompersi tipicamente dopo alcuni secondi. Il mantenimento prolungato dell’integrità del film suggerisce una minore propensione a problematiche come il disturbo dell’occhio secco.